CANI DOMINANTI: TRA MITO E REALTA'

 

"Il mio cane è dominante". Tantissime telefonate che riceviamo includono questa frase, detta con più o meno convinzione dai rispettivi proprietari. A volte si sono creati loro questa idea, altre volte l'hanno assimilata da figure professionali in ambito cinofilo, o semplicemente dall'amico del parchetto. Fatto sta che il cane viene classificato come "dominante" e con questa definizione trovano spiegazione circa il 99% dei comportamenti problematici dell'animale. Salta addosso: è dominante. Ringhia quando ci si avvicina alla ciotola: è dominante. Abbaia agli altri cani: è dominante. Tira al guinzaglio: è dominante...

La dominanza è la risposta per tutto.

 

...e con un cane dominante cosa si fa? Come ci si comporta con un cane che vuole imporsi, che vuole sottomettermi, che vuole dimostrarmi che lui è il più forte, che osa mettere in discussione il mio ruolo di capobranco? La risposta è dimostrare che IO sono il più forte, sottomettendo il cane in più modi e usando la violenza (non necessariamente fisica, ma anche verbale o attraverso l'inibizione).

L'alternativa spesso è accettare la situazione così com'è, del tipo "è dominante, non ci possiamo fare niente..."; la conseguenza è l'isolamento sociale, perché altrimenti il cane dà problemi (con altri cani, o con le persone, o semplicemente in un contesto di socialità). La dominanza diventa a volte un pretesto per reagire con rabbia e sentirsi giustificati, per non voler andare a mettere in dubbio sè stessi creando una relazione profonda ed equilibrata, per non volersi impegnare per cambiare le cose.

 

NO, noi NON la pensiamo così.

In Pet's Amore abbiamo un approccio Cognitivo Zooantropologico, e questo significa (anche) che non siamo d'accordo sul fatto che la dominanza sia "la causa di tutti i mali". Significa che riteniamo sia giusto andare più a fondo nell'analisi del comportamento, e indagare sulle cause reali che portano ciò che viene classificato come "dominanza". Salta addosso: forse sta chiedendo aiuto. Ringhia quando ci si avvicina alla ciotola: è possessivo e manca di fiducia nei vostri confronti. Abbaia agli altri cani: può essere frustrazione o paura. Tira al guinzaglio: magari è un problema di arousal [eccitazione]...

 

La dominanza quindi non esiste, secondo il nostro approccio?

Piuttosto che di dominanza, preferiamo parlare di leadership, di ruolo e di posizionamento sociale. In un certo senso, tutti questi termini indicano lo stesso concetto, che indubbiamente esiste in ogni contesto sociale: ovunque ci sia una società ci sono dei ruoli per ogni membro, compreso quello di chi prende le decisioni, gestisce le risorse e si fa seguire dagli altri. Questa figura noi la chiamiamo LEADER, e ci teniamo che abbia un significato diverso rispetto al "soggetto dominante" (detto anche "alfa" o "capobranco").

 

Il voler usare termini diversi non è solo un vezzo. Quello che ci ha portato a fare questa scelta è l'IDEA che sta dietro a questi concetti, e il MODO con cui si pensa che questi debbano essere messi in pratica. I cani non vogliono "spodestarci dal trono", non ci rivolgono affronti personali... Vogliono avere un leader in cui riporre la loro fiducia e che li aiuti a superare le difficoltà. È possibile che alcuni soggetti, in alcune fasi della loro vita, abbiano la tendenza a metterci alla prova (per esempio i molossi maschi in età adolescenziale), e in quel caso dobbiamo sapere come comportarci perché il nostro ruolo di leader non venga messo in discussione, ma la violenza non è mai la risposta giusta.

Il leader si fa seguire dagli altri dimostrando le sue competenze e la sua capacità di pensare al benessere del gruppo. è per questo che il "leader" è diverso dal "capobranco".

 

Siate dei leader, e non accontentatevi di parlare di dominanza...

 

 

Valeria

Pet's Amore